IL VIOLINO, UNA TRADIZIONE ITALIANA

Il violino è uno strumento musicale della famiglia degli archi, dotato di quattro corde accordate ad intervalli, mentre  il musicista che suona lo suona è detto violinista; l’artigiano che lo costruisce o lo ripara è il liutaio.

Si può dedurre che il violino è nato come strumento di musicisti ambulanti, durante i primi decenni del XVI secolo, da una fusione di strumenti diversi, tra i quali le vielle e le ribeche a tre corde.

I primi violini apparvero verso la metà del Cinquecento; la tradizione ne assegna l’invenzione all’italiano Gasparo da Salò, primo liutaio bresciano di grande fama.

Il primo violino conosciuto che abbia tutte le caratteristiche dello strumento è quello di A. Amati, risalente al 1570 circa; con Amati e con i suoi figli ebbe inizio la scuola cremonese di liutai, che contò molti nomi famosi.

Il violino appare in Italia nella prima meta del XVI secolo probabilmente prima del 1530. Prima nasce come violino barocco, poi si trasforma in violino moderno a partire della fine del 700 per le richieste dei musicisti desiderosi di avere uno strumento più potente e più comodo da suonare.

L’antenato del violino sarebbe uno strumento indiano chiamato ravanastron, risalente a 2500 anni…circa.

Le parti del violino sono:

  • Cassa armonica
  • manico situato nella parte superiore della cassa amonica
  • Tavola armonica
  • Tastiera
  • Corde
  • Riccio
  • Piroli
  • Effe
  • Ponticello
  • Cordiera

In Italia c’è una grande tradizione di liutai, i violini più famosi del mondo sono stati realizzati in Italia da Antonio Stradivari, mentre il violinista più famoso al mondo fu Niccolò Paganini.

Una credenza del medioevo è che il violino sarebbe lo strumento grazie al quale il diavolo tenta e porta a perdizione l’uomo; da qui prendono avvio le tradizioni popolari che vedono violini e violinisti in contesti infernali o comunque sinistri.

Emmanuel